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Il problema della falsificazione delle monete e banconote è particolarmente diffuso sia in Europa che negli Stati Uniti e nel resto del Mondo. Fin dall'antichità da quando la moneta ha sostituito il baratto sono state prodotte e messe in circolazione monete false. Il problema si è poi riproposto fino ai giorni nostri anche per le banconote e per gli altri mezzi di pagamento quali ad esempio le carte di credito. Il contrasto di questa pratica esiste in tutte le legislazioni ed in molti paesi esistono nuclei di polizia specificatamente impegnati nella repressione del fenomeno. Basta citare per gli USA il Secret Service e per l'Italia il Nucleo Speciale Polizia Valutaria - GAM della Guardia di Finanza. Le monete e le banconote false non più in circolazione sono anch'esse divenute oggetti di studio e di collezionismo poiché anche loro, nel loro particolare contesto, rivestono molteplici interessi.
In Italia tale reato è contemplato dal Codice Penale tra i delitti contro la fede pubblica e in particolare negli Articoli 453 e seguenti: Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate E' punito con la reclusione da tre a dodici anni e con la multa da lire un milione a sei milioni; 1) chiunque contraffa' monete nazionali o straniere, aventi corso legale nello Stato o fuori; 2) chiunque altera in qualsiasi modo monete genuine, col dare ad esse l'apparenza di un valore superiore; 3) chiunque, non essendo concorso nella contraffazione o nell'alterazione, ma di concerto con chi l'ha eseguita ovvero con un intermediario, introduce nel territorio dello Stato o detiene o spende o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate; 4) chiunque, al fine di metterle in circolazione, acquista o comunque riceve da chi le ha falsificate, ovvero da un intermediario, monete contraffatte o alterate.
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